La metodologia CLIL è un metodo d’apprendimento innovativo, introdotto nella scuola italiana già dal 2010. Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è basato su un approccio rivolto all’apprendimento integrato di competenze linguistico-comunicative e disciplinari in lingua straniera. Il Corso si prefigge di far conseguire ai partecipanti le competenze utili per progettare e gestire un corso di insegnamento non linguistico, o soltanto una parte di esso, in lingua straniera. 

Questa metodologia si concretizza nell’insegnamento di una qualsiasi materia non linguistica (letteratura, storia, matematica…) utilizzando una lingua straniera. La più comune è ovviamente l’inglese, ma in base all’istituto scolastico potrebbe essere differente. I vantaggi di questa metodologia sono molteplici e sono stati dimostrati tramite ricerche e studi. Il bilinguismo negli anni ha conquistato un ruolo sempre più predominante nel mondo e nelle scuole italiane. Oggi chiunque aspiri a diventare docente dovrebbe prendere in considerazione il CLIL. Per essere insegnanti formati in questa metodologia è possibile ricorrere a corsi specifici.

Storia della CLIL

Le prime sperimentazioni riguardo la metodologia CLIL risalgono al 1994 per opera di David Marsh e Anne Maljers. Non si tratta semplicemente dell’insegnamento di una lingua straniera, ma consiste nell’insegnare una materia non linguistica utilizzando un linguaggio estero. A partire dagli anni ‘90 questa metodologia si è diffusa rapidamente in tutta Europa grazie ai notevoli vantaggi che presenta. La Commissione Europea nel 2012 ha definito le competenze linguistiche come una dimensione chiave per modernizzare i sistemi scolastici europei e la metodologia CLIL è stata indicata come lo strumento più adatto per farlo.

Metodologia CLIL in Italia

Già a partire dalla Riforma Gelmini del 2010 la metodologia CLIL compare nei documenti ufficiali del Ministero. Infatti, ne era previsto l’insegnamento a partire dal quinto anno di licei e istituti tecnici.

La metodologia CLIL In Italia si afferma, di fatto, come parte del sistema scolastico a partire dalla Legge 107 del 13 luglio 2015, la cosiddetta Legge Buona Scuola di Renzi.

Proprio all’interno di questa disposizione ecco il riferimento alla metodologia: la variazione e il potenziamento delle competenze linguistiche sono indicate come un obiettivo primario del sistema scolastico italiano, da raggiungere anche tramite la CLIL.

Purtroppo, al giorno d’oggi, come dimostrato dai principali istituti che si occupano di raccolta dati, la maggior parte delle scuole non eroga insegnamenti con questa metodologia. Le motivazioni sono probabilmente molteplici ma la principale è che non esiste ancora sufficiente personale docente adeguatamente formato. Proprio per questo motivo, oggi chi desidera diventare insegnante dovrebbe valutare con attenzione la possibilità di formarsi attraverso la metodologia CLIL.

Docenti in metodologia CLIL: i requisiti del Miur

Sul sito del Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è possibile leggere i requisiti che un docente deve acquisire per svolgere le proprie lezioni attraverso la metodologia CLIL. Il docente deve possedere:

  • Competenze linguistico-comunicative nella lingua straniera veicolare di livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER);
  • Competenze metodologico-didattiche acquisite al termine di un corso di perfezionamento universitario del valore di 60 CFU per i docenti in formazione iniziale e di 20 CFU per i docenti in servizio;

Dopo aver indicato il profilo ideale, il Miur ha anche istituito dei percorsi di formazione dedicati ai docenti già in servizio nelle scuole secondarie di secondo grado, tralasciando però la formazione degli aspiranti. Oggi chi desidera diventare docente deve migliorare le proprie competenze linguistiche perché esse rappresentano un vero e proprio lasciapassare per ottenere la cattedra. Come si evince però dal profilo stabilito dal Miur, è necessario anche possedere competenze metodologico – didattiche appositamente pensate per insegnare in forma CLIL. La soluzione migliore per chiunque aspiri a diventare insegnante è dunque quella di frequentare dei corsi specifici di questa metodologia.

Corso in metodologia CLIL

Il corso per docenti in metodologia CLIL di Mi Formo e Insegno rappresenta sicuramente un’opportunità di alto valore per chi desidera diventare insegnante o per chi è già in servizio ma che ne vuole apprendere le competenze necessarie. La metodologia CLIL è applicabile a classi di alunni di ogni ordine e grado, anche fin dai primi anni di studio. Infatti sempre più spesso viene implementata nella scuola primaria, oltreché negli istituti secondari. Il corso fornisce al docente le competenze per poter applicare questa metodologia di insegnamento durante le proprie lezioni, costituendo un valore aggiunto per l’istituto scolastico e, soprattutto, per gli studenti. Preparare al meglio la propria classe deve essere l’obbiettivo di ogni insegnante e, come dimostrato da numerosi studi, la metodologia CLIL è diventata una best practies della didattica moderna.


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